Dalla preistoria alla Storia

Dalla preistoria…

Nel territorio di Milena è un continuo scoprire di reperti archeologici con datazioni che partono dall’età neolitica (IV° millennio a.C.) in particolare in C.da Serra del Palco e questo è dovuto alla vicinanza della confluenza fra il torrente Gallo d’Oro ed il fiume Platani nella media valle del Platani, che era la via privilegiata di risalita nell’entroterra isolano.
Altre importanti testimonianze sono dell’età del bronzo (XII sec. a.C.) con le tholoi, tombe realizzate in una parete gessosa di Monte Campanella (nella foto), testimonianze del passaggio dei micenei.

Numerosi reperti ceramici di età romana sono stati trovati in C.da Amorella, dove l’occupazione dell’area continuò sino al XIV sec. d.C. e dove è stata ritrovata una lamina con iscrizione araba e molte monete dello stesso periodo ed è anche il luogo dove si trovava il casale di Milocca, mentre una tabula sulphuris del II° sec. d.C., ossia il fondo del cassone destinato a contenere lo zolfo liquido, è stata ritrovata tra le C.de Cimicìa ed Aquilìa.
Molti reperti dei siti anzidetti, oltre ad essere esposti nel museo archeologico di Agrigento, sono ospitati ed esposti nell’Antiquarium “Arturo Petix” di Milena.

…alla storia

Il casale ed il feudo di Milocca ebbe diversi proprietari e tra

questi Niccolò d’Aspello sino al 1270, Giovanni Rubeo

e Guglielmo di Bellomonte sino al 1287, ultima fu la famiglia Capizzi il cui capostipite Mariano lo trasmise al figlio Martino e questi al figlio Giacomo, ultimo barone di Milocca.Questi, il 4 febbraio 1363, lo donò ai Padri Cassinensi del Monastero di San Martino delle Scale, i quali fecero costruire un monastero-fattoria che assolse il compito di fulcro amministrativo e religioso sino al 1860 anno della soppressione dei beni ecclesiastici.Milena come Comune autonomo nasce il 30 dicembre del 1923 dall’unificazione delle frazioni di Milocca e S. Biagio, rispettivamente appartenenti al Comune di Sutera e Campofranco, cui venne dato il nome di Milocca.Nel 1928 le quasi sessanta “robbe” che la compongono furono riunite amministrativamente in tredici Villaggi, oltre al cosi detto “Centro Urbano”, che in pochi anni era diventato polo di convergenza religiosa ed amministrativa.All’inizio del 1933 a seguito del clima politico del tempo, per soli sei mesi, il nome fu cambiato in “Littoria Nissena” sino al 4 dicembre dello stesso anno, data in cui il Comune ha assunto definitivamente la denominazione di “Milena”, nome della madre dell’allora regina Elena del Montenegro.Da allora Milena ha vissuto una continua evoluzione che ha fatto si che nel giro di alcuni decenni in tutte le zone abitate vi fossero i servizi che sino ad allora mancavano, per arrivare sino ad essere oggi un Comune da prendere da esempio.